lunedì 4 luglio 2016

Ritratto di Signora: Shonda Rhimes

Luglio è arrivato e con lui il sole e il caldo afoso (oggi no, oggi è un po' grgio), ed anche il lunedì è arrivato. E come ogni prmo lunedì del mese noi ci siamo.

Siamo nel Gennaio 1970, quando nasce una bambina inconsapevole che un giorno sarebbe diventata una delle più importanti donne della televisione americana - se non addirittura mondiale.
Shonda Rhimes è una produttrice, regista e sceneggiatrice statunitense, che al giorno d'oggi ha letteralmente preso possesso del palinsesto televisivo grazie alle sue rinomate opere: Grey's Anatomy, Scandal, How to Get Away with Murder... giusto per citare le tre più importanti.

Vissuta in una zona residenziale di Chicago, figlia di Vera P., rettore universitario, e Ilee Rhimes Jr.,
insegnate, Shonda è la più piccola di sei figli, con tre sorelle e due fratelli.
Laureata al Dartmouth College nel 1991, con master in belle arti conseguito anni dopo alla scuola di cinema e televisione della University of Southern California, ha da sempre avuto una grande passione nel raccontare storie.
A differenza di buona parte delle persone all'interno dell'industria cinematografica statunitense, Shonda si è dovuta costruire un futuro con le sue sole forze: terminati gli studi era uno dei tanti sceneggiatori disoccupati in attesa di una botta di fortuna, ma questo non l'ha fermata. Ha svolto diversi lavori come direttore d'ufficio e consulente in un centro per l'impiego, insegnando a persone problematiche e senza fissa dimora delle abilità lavorative.
La sua carriera in ambito cinematografico inizia nel 1995, quando ha ottenuto il ruolo di direttore alla ricerca per un documentario vincitore del premio Peabody Award - premio annuale ed internazionale dato a programmi di informazione radiofonica e televisiva.
In seguito a diversi lavori considerati di nicchia, tra cui il ruolo di autore nel film Crossroads con Britney Spears, nel 2004 diventa sceneggiatrice del film Principe azzurro cercasi, con le bellissime e piene di talento Anne HathawayJulie Andrews.
Arriviamo quindi all'ormai lontano 27 Marzo 2005 quando, come ripiego durante le pause di mezza stagione, debutta Grey's Anatomy, prima opera di grande successo della neonata casa di produzione ShondaLand - creata dalla stessa Shonda.
Con Grey's Anatomoy, e in seguito con tutti i suoi prodotti televisivi, Shonda ha attuato una vera e propria rivoluzione culturale; tramite storie che girano intorno a donne come protagoniste, di forte personalità e spesso afroamericane, e la scelta di cast che rappresentano ogni etnia della società statunitense.



«Quando ho creato la prima serie tv ho fatto una cosa che consideravo normale: essendo nel Ventunesimo secolo, mi sono adoperata affinché il mondo della fiction rispecchiasse il mondo di oggi. L'ho riempito di persone di tutti i colori, generi, estrazioni sociali e orientamenti sessuali.»

Non è un caso infatti se le vengano attribuiti diversi meriti, tra i quali l'aver portato sullo schermo delle protagoniste di carattere e molto complesse, poste davanti decisioni scomode e impopolari, come quella di non sposarsi, non avere figli, e addirittura abortire - come nel caso del chirurgo Cristina Yang.

«[...] non siamo tutti uguali. La Bailey è una donna in carriera con famiglia, felice di questa sua condizione, mentre la Yang è una donna in carriera che non ha intenzione di sposarsi. Non ci sono, non ci dovrebbero essere classifiche, non ci sono o non ci dovrebbero essere giudizi su questo tipo di scelte.»

Inoltre, e non è da poco soprattutto ai giorni nostri, Shonda ha dato voce a donne di colore vincenti e di potere. Quello che sta facendo per le donne afroamericane, ma anche per le donne in generale, è paragonabile al lavoro svolto da figure più conosciute come Michelle Obama e Beyoncé; la vittoria di Viola Davis, protagonista in Le regole del delitto perfetto nei panni dell'avvocato Annalise Keating, agli Emmy ne è la prova - prima donna di colore vincitrice nella storia.


Accertato il fatto che stiamo parlando di una donna con gli attributi, è però doveroso precisare che fino a un anno fa poche persone sarebbero riuscite e parlare di lei in modo così specifico perché, che ci crediate o no, Rhimes è sempre stata una donna insicura e molto timida.
Nel libro pubblicato nel 2015, L'anno del sì, la produttrice parla molto di se stessa e di tutte le sue

insicurezze; spiega del suo carattere introverso e riservato, dell'avversione nei confronti di interviste, apparizioni e discorsi in pubblico; racconta di come una semplice conversazione con sua sorella l'abbia indotta a cambiare, svolgendo un grande lavoro su se stessa che le ha permesso di uscire dalla comfort zone, imparando a dire sì.

«L'unico modo per ottenere dei risultati è lavorare. Se qualcosa ti ferma, vai avanti lo stesso.»

Ecco cosa insegna agli studenti in un discorso tenuto durante il suo "anno del sì", discorso nel quale ricorda ai giovani di non limitarsi a sognare, attendendo le grandi occasioni. È proprio ciò che lei ha fatto, continuando a lottare per ciò che ama e che desiderava fare fin da bambina, nonostante le sue paure, nonostante tutte le difficoltà incontrate, e oggi può affermare con grande orgoglio di esserci riuscita.
Alla fine del libro, nei ringraziamenti, Shonda riporta una simpatica conversazione con l'attrice che interpretava Cristina Yang, Sandra Oh:

«Come facevi a dire le cose che volevi dire prima di cambiare vita?», chiede Sandra.
«Le facevo dire a te», risponde Shonda.

Ora abbiamo quindi una grandissima donna, madre single di tre figlie, capace non solo di trasmettere forza alle donne di tutto il mondo attraverso i suoi meravigliosi personaggi, ma in grado di dimostrare che gli strumenti per il raggiungimento della felicità sono tutti custoditi all'interno di noi stessi... dobbiamo solo trovare il coraggio e la volontà di tirarli fuori.



«Non avere paura, vivi con gioia e diventa la tua persona.»

Jennifer




Come sempre potete trovare il ritratto anche sui blog di 
Jennifer BTS of my Soul

Grazie Fede, Monica, Miki, Francesca, Daniela, Jennifer

lunedì 6 giugno 2016

Ritratto di Signora: Emma Waton

E come sempre buon lunedì.
E come sempre in ritardo, sta diventando una tradizione ormai.
E come sempre vi lascio al nuovo belissimo ritratto scritto per noi oggi da Francesca.


Questo mese voglio parlarvi di un'altra ragazza che - a parer mio – è un modello positivo per i giovani. Sto parlando di Emma Watson, il cui nome completo è Emma Charlotte Duerre Watson.
Emma nasce a Parigi il 15 aprile 1990 e vive in quella bellissima città fino all'età di 5 anni, quando i suoi genitori divorziano e lei si deve trasferire nell'Oxfordshire insieme alla madre alternando delle settimane a casa del padre a Londra. Il suo interesse per la recitazione nasce a scuola ed è lì che partecipa ai primi drammi ma il suo primo ruolo davvero importante arriva con il primo film di Harry Potter ed è qui, con il ruolo di Hermione, che ho avuto il piacere di vedere recitare questa giovanissima attrice che in comune con il suo personaggio ha la testa sulle spalle - pensate che mentre Daniel Radcliffe (Harry)  raccontava delle sue poesie e Rupert Grint (Ron) voleva investire in un furgoncino per gelati, lei parlava di università e studi economici e non era sicura che la sua strada fosse fare l'attrice – e il voler battersi per ciò che è importante. La carriera di Emma continuerà con i film Marilyn, Noi siamo infinito, che mi ha commosso, dove i tre protagonisti vivono un processo di crescita, Bling Ring, Noah, Regression, Colonia, dove interpreta una ragazza che va a salvare il suo amore e l'ultimo La Bella e la Bestia in cui interpreterà Belle, che sono molto curiosa di vedere.

<<(...) dopo due thriller piuttosto bui, "La bella e la bestia" si è rivelato l’antidoto perfetto: romantico, gioioso, pieno di canzoni... Sì, la danza delle tazzine era proprio ciò di cui avevo bisogno... >>. 

Emma oltre ad essere un'attrice è impegnata anche nel sociale. Nel 2009 viene coinvolta come
consulente creativo per People Tree, un marchio di moda equosolidale e con loro nel 2011, dopo una visita ai bassifondi Dhaka in Bangladesh, crea una linea di moda sostenibile.

Dopo aver visto la baraccopoli di Dhaka e le condizioni in cui queste persone vivono e lavorano per produrre fast fashion, direi (…) che questo non è il modo in cui dovremmo fare vestiti nel mondo moderno. Questi lavoratori non hanno diritti e lavorano ogni ora del giorno solo per sfamare le loro famiglie. Il commercio equo e solidale offre alle famiglie la possibilità di stare insieme (…) e di essere pagati con un salario equo. Esso (…) non toglie la loro dignità. 
 
Al Met Gala di quest'anno Emma si è presentata con un abito stupendo realizzato con plastica riciclata e tessuto biologico nato dalla collaborazione tra Calvin Klein ed Eco-Age che ha portato alla creazione del nuovo tessuto Newlife fatto al 100%  con bottiglie di plastica riciclate.

La plastica è uno dei principali inquinanti del pianeta. Essere in grado di riutilizzare questo tipo di rifiuti e incorporarlo nel mio abito per il Met Gala dimostra che potere la creatività, la tecnologia e
la moda possono avere lavorando insieme. 

Emma crede che le persone dovrebbero apprezzare ciò che possiedono e da questo nasce la sua campagna #30wears, che invita ad utilizzare quando più possibile (almeno 30 volte), magari rivisitandoli, gli abiti acquistati.
Il 7 luglio 2014 viene nominata Goodwill Ambassador, ambasciatrice di buona volontà dall'UN Women, l'organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa della parità di genere e la direttrice esecutiva e sottosegretario generale dell'agenzia dichiara come l'intelligenza e la passione dell'attrice consentiranno di far giungere ai suoi coetanei il messaggio di uguaglianza di UN Women. In questo ruolo pronuncia presso l'ONU il discorso per il lancio della campagna #HeforShe evidenziando il ruolo degli uomini nella promozione della parità di genere e si dichiara femminista.

(…) Ho visto uomini resi fragili e insicuri dalla percezione distorta di cosa sia il successo maschile.
Neanche gli uomini hanno i diritti della parità di genere. Non si parla molto spesso di come gli uomini siano imprigionati negli stereotipi di genere che li riguardano, ma vedo che lo sono. E quando se ne saranno liberati, le cose cambieranno di conseguenza anche per le donne. Se gli uomini non devono essere aggressivi per essere accettati, le donne non si sentiranno in dovere di essere sottomesse. Se gli uomini non devono avere il controllo per sentirsi tali, le donne non

dovranno essere controllate. Sia gli uomini che le donne devono sentirsi liberi di essere sensibili. Sia gli uomini che le donne devono sentirsi liberi di essere forti: è tempo di pensare al genere come uno spettro, e non come a due insiemi di valori opposti. 
 Qui potete trovare il discorso integrale.

Infine pochi mesi fa ha fondato su Goodreads un club letterario sui temi dei diritti delle donne, Our shared shelf, in cui ogni mese viene scelto e letto un libro e poi ognuno può esprimere la sua opinione sul libro. Il giorno in cui ha aperto il club ha scritto:

Cari lettori, in qualità di membro delle Nazioni Unite per le Donne, ho iniziato a leggere tantissimi libri e saggi sull'uguaglianza, tutti quelli che le mie mani sono capaci di tenere. Ma ci sono così tante bellissime cose là fuori! Divertenti, d'ispirazione, tristi, che inducono alla riflessione, capaci di rafforzarci! Ho scoperto così tanto che, certe volte, sento la mia testa esplodere… Così ho deciso di dare vita a un Club del libro Femminista, poiché voglio condividere quello che sto imparando e ascoltare ciò che voi pensate.

Ammiro Emma Watson per tutto ciò e chissà cos'altro riuscirà a fare nei prossimi anni.
Francesca

Come sempre potete trovare il ritratto anche sui blog di 
Jennifer BTS of my Soul

Grazie Fede, Monica, Miki, Francesca, Daniela, Jennifer

domenica 22 maggio 2016

Fiori di zucca al forno

Adoro i fiori di zucca, letteralmente, potendo li cucinerei in continuazione.
Fritti in pastella son fantastici, chiaramente. ma lo sappiamo tutti che il fritto non è esattamente salutare, e a dire la verità io non amo particloramente friggere: unto ovunque, odore di fritto che si attacca a vestiti e capelli, tutta la casa che puza di fiera, insomma a casa cerco di evitare il più possibile di farlo. Ecco perchè ho fatto questo esperimento, che è assolutamete promosso, non vorrei essere azzardata, ma preferisco questa versione ai classici fiori in pastella

Ingredienti:
15 fiori di zuca
un panino piccolo (oppure del pangrattato)
1 spicchio di aglio
50 g di parmigiano grattugiato
50 g di provola
50 g di prosciutto cotto
olio
sale
4 o 5 foglie di basilico

Procedimento:
Mettete nel tritatutto il pane, il prosciutto, i formaggi, l'aglio, il basilico e un cucchiaio di olio e tritare il tutto.
Lavate e pulite i fiori, e, aiutandovi con un cucchiaino, riempiteli con il trito, chiudeteli bene e posizionateli su una teglia coperta di carta da forno.
Spennellate la superficie dei fiori con un poco di olio mescolato con dell'acqua (io mi sono procurata uno di quegli spruzzini apposta per nebulizzare l'olio, in modo da distribuirlo uniformemente e in maniera non eccessiva, ma un pennello va benissimo)
Infornate a 180° per circa 20 minuti




giovedì 19 maggio 2016

S'mores Brownies


Gli S'mores sono quei "dolci" che si vedeno spesso nei film o nei telefilm, quando stanno tutti intorno al fuoco di un campeggio e fanno abbrustolire i marshmallow e poi belli caldi e bollenti li posizionano tra due biscotti con un pezzo di cioccolato che si fonderà con il calore. Ora abbiate il coraggio di dirmi che non avete sempre voluto provarci se avete il coraggio?!
 Ed ecco perchè quando ho visto questa ricetta lìunica cosa a cui sono riuscita a pensare è stata "o mio Dio DEVO provarla"

Ingredienti:
per la base:
- 250 gr di biscotti secchi
- 150 gr di burro
per il brownies:
-175 gr di burro
-2 cucchiai di cacao amaro
-200 gr di cioccolato
-100 gr di farina
-1 cucchiaino di lievito
-2 uova
-200 gr di zucchero
per la copertura:
-150 gr di marshmallow
-50 gr di goccie di cioccolato

Preparazione:
Sbriciolate finemente i biscotti e mescolateli con il burro fuso (io uso sempre il tritatutto che faccio più in fretta, ma va bene anche un pestacarne o un mattarello).
Mettete i biscotti sul fondo di una teglia e pressateli bene in modo da creare una base compatta.ù
Fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato spezzettato con il burro a pezzi e il cacao, mescolando in modo che tutti gli ingredienti si amalghimino bene.
Montate le uova con lo zucchero e un pizzico di sale.
Unite il cioccolato e infine la farnina setacciata con il ilevito.
Versate l'impasto sulla base di biscotti.
coprite a soperficie della torta con i marshmallow e distribuite sulla superficie un po' di goccie di cioccolato.
Infornate a 180°per 30 minuti.
Sfornate fate raffreddare la torta prima di tagliarla.



lunedì 16 maggio 2016

Seitan con verdure

A volte, tra una torta e una lasagna, mi piace provare a fare finta di cucinare anche del cibo sano, così giusto per illudersi, ahahaha!
Comunque c'era in frigorifero questa confezione di seitan, e ne ho approfittato per un piccolo esperimento veg!

Ingredienti:
-250 gr di seitan
-1 melanzana
- 2 zucchine
- 2 cipolle
-7/8 pomodorini 
-olio
-paprika

Procedimento:
Tagliate a cubetti la melanzana.
Mettete una padella sul fuoco e una volta calda cominciate a farci saltare le melanzane senza aggiungere olio, in modo che comincino a perdere l'acqua.
Quando sono rosolate aggiungete un filo d'olio, e le cipolle affettate sottilmente, fate  rosolare e aggiungete anche la zucchina e il seitan, sempre a cubetti. e i pomodorini tagliati a metà.
Io preferisco che le zucchine rimangano un po' croccanti quindi non le faccio cucere molto e soprattutto non aggiungo acqua.
 Prima di togliere dal fuoco regolare di sale e cospargere con un cucchiaino di paprika (o peperoncini, o curry, insomma usate le spezie che preferite)



venerdì 13 maggio 2016

Rose di Zucchine

Avevo visto questa ricetta, ma in versione dolce, la volevo provare da tanto, ma non avevo mai avuto l'occasione, poi, qualche sera fa, davanti al frigorifero cercando un'idea per cena, ho visto un rotolo di pasta sfoglia e ho pensato di provare.
ho rivisitato un po' la ricetta dolce e il risultato devo dire che è assolutamente promosso

Ingredienti.
pasta sfoglia
1 zucchina
scamorza affumicata a fette

Procedimento:
Prendete la pasta sfoglia dal frigo e lasciatela una mezz'ora a temperatura ambiente in modo che non sia troppo fredda quando la srotolerete, evitando così che si rompa.
Tagliate la pasta sfoglia a strisce di circa tre cm.
Lavate la zucchina, spuntatela e affettatela molto sottilmente per la lunga (l'ideale sarebbe utilizzare l'affettatrice o la mandolina).
Prendete una striscia di pasta e poggiatevi sopra una fetta di zucchina, lasciando la parte inferiore libera, circa un cm., se la fetta di zucchina non fosse abbastanza lunga utilizzatene una seconda, o parte di essa, in modo da coprire tutta la pasta.
Sopra la zucchina mettete delle strisce di scamorza.
Ripiegate l'orlo inferiore della pasta sfoglia sopra il ripieno, e poi delicatamente arrotolate il tutto.
Mettete le rose nella teglia per muffin precedentemente oliata e infornate a 180° per circa 25 minuti



martedì 10 maggio 2016

Overnight Porridge mela e cannella

Ultimamente mi sono dedicata alla colazione.
Qando riesco, mi ricordo e decido di superare la pigrizia di stare seduta sul divano, preparo qualcosa la sera prima, in modo che poi quando mi alzo la mattina sia pronto da mangiare senza ulteriori lavorazioni.
Ecco perchè quando dopo una breve ricercasu google ho scoperto che il porridge era la moda del momento, ho deciso di provarlo anche io, ma nella sua versione fredda, per l'appunto l'overnight porridge.
Si tratta semplicemete di fiocchi di avena messi in amollo nel latte/yogurt/yogurt greco la sera prima, durante la notte l'avena assorbirà il liquido e si ammorbidirà creando la classica pappetta del porridge, che poi può essera guarnitacn frutta, cioccolato, semi, aromi.

Ingredienti:
30 g fiocchi di avena
1 mela
10 g di semi di chia
130 ml di latte 
1 cucchiaino di cannella

Procedimento:
Sbucciate la mela e grattuggiatela.
In una citola mescolate la mela con i fiocchi d'avena, il latte (io uso il latte parzialmente sceremato ma potete usare quello che preferite), la canella e i semi di chia.
Coprite il tutto e lasciate in frigorifereo a riposare per tutta la notte.
I fiocchi assorbirano il liquido del latte ammorbidendosi e la chia rilascerà una sorta di gelatina che addenserà un po' il tutto.